L'amicizia tra Joseph Beuys e Andy Warhol in una nuova mostra Una mostra a Londra punta i riflettori sul rapporto tra due colossi dell’arte contemporanea: Joseph Beuys e Andy Warhol.
A seguito del loro primo incontro in Germania nel 1979, il padre della Pop Art lavorò infatti a una serie di ritratti serigrafici che vedono protagonista il celebre artista tedesco.
Lo “sciamano dell’arte” Joseph Beuys e il padre della Pop Art statunitense Andy Warhol si incontrano per la prima volta in Germania nel 1979, all’inaugurazione di una mostra alla galleria Hans Mayer di Düsseldorf. Più tardi, lo scrittore David Galloway descriverà l’avvenimento con queste parole: “Per chi li ha visti avvicinarsi attraversando il pavimento di granito lucido, il momento aveva tutta l'aura cerimoniale di due papi rivali che si incontrano ad Avignone”. Si trattava non solo del primo colloquio tra due giganti della scena contemporanea, ma del ritrovo dei due massimi rappresentanti dell’arte europea e di quella americana, per la prima volta a confronto. Tra i due nasce un’amicizia, che porta Beuys a posare come soggetto degli iconici ritratti di Warhol: una mostra alla galleria Thaddaeus Ropac di Londra, intitolata Andy Warhol. The Joseph Beuys Portraits, li raccoglie tutti sotto lo stesso tetto fino al 9 febbraio.
I RITRATTI DI JOSEPH BEUYS REALIZZATI DA ANDY WARHOL
Com’è tipico della produzione di Warhol, i diversi ritratti sono in realtà frutto del rimaneggiamento di una singola fotografia istantanea, scattata nello studio dell’artista e successivamente utilizzata per dare vita a una serie di opere eseguite tra il 1980 e il 1986. La prima produzione fu al centro di una mostra a Napoli presso la galleria di Lucio Amelio il quale, lavorando già a stretto contatto con entrambi, accolse entusiasticamente il progetto. In mostra a Londra non troviamo soltanto i dipinti in diversi formati, ma anche le prove di stampa, i disegni e altri rari lavori su carta, così come i ritratti appartenenti alla Reversal Series, in cui i colori invertiti ricordano i negativi fotografici.
LE SERIGRAFIE DI ANDY WARHOL A LONDRA
Parlando di Warhol, Beuys dirà: “Lui stesso è una sorta di fantasma, ha una spiritualità. Questa tabula rasa che Andy Warhol fa nei suoi ritratti, questo vuoto e pulizia di qualsiasi caratteristica tradizionale [...] è qualcosa che consente l’ingresso di prospettive radicalmente diverse”. Nei suoi celeberrimi ritratti, compresi quelli in cui compare l’artista tedesco, Warhol trasforma infatti il materiale fotografico attraverso un processo di riduzione essenziale, in grado di rendere i volti delle celebrità delle vere e proprie icone immortali.